
I consigli degli esperti per un inverno riscaldato in sicurezza ed efficienza
ANFUS, l’associazione nazionale fumisti e spazzacamini, indica alcuni principi per la manutenzione dell’impianto fumario che deve essere effettuata secondo quanto disciplinato dalla normativa tecnica UNI 10847 da uno “Spazzacamino” con relativa compilazione del libretto di impianto.
Lo Spazzacamino andrebbe chiamato prima dell’inizio della stagione invernale, perché, oltre alla normale pulizia della canna fumaria, si potranno anche togliere eventuali nidi di uccelli o di insetti formatosi durante la stagione di non utilizzo.
La manutenzione ordinaria dell’impianto fumario si distingue tra ispezione generale e intervento manutentivo, che viene realizzato attraverso alcune fasi:
- visione dell’impianto, se necessita con video ispezione interna
- scelta del sistema di pulizia e delle tipologie di spazzole
- preparazione dell’area di lavoro per evitare uscita di fuliggine
- azione di pulitura e rimozione fuliggini
- controllo del passaggio dei fumi, verifica di libero scorrimento fumi, sistemazione dell’impianto per la rimessa in funzione
Per una normale pulizia di una canna fumaria si impiega circa un ora e mezza o due in condizioni di una normale pulizia ordinaria, ma in alcuni casi si può impiegare di più.
Per una corretta pulizia le attrezzature sono varie. Dal classico sistema a battente con scovoli di varie misure al sistema ad aste o con il più moderno sistema meccanico a rotazione. Importante è la scelta della spazzola da utilizzare che accomuna tutti i tipi di pulizia: in base al materiale di cui è fatta la canna fumaria e la sua forma geometrica si dovrà scegliere il materiale della spazzola.
Per esempio nelle moderne canne fumarie in acciaio per le stufe bisogna usare spazzole non abrasive in ferro, ma con delle setole in nylon o in peck più morbide e meno invasive.
Anfus per Qualenergia.it